Intervenire sul forte di Santa Caterina a Favignana con l’utilizzo di due materiali utilizzati per ridurre al minimo l’impatto con il costruito: Il legno che si integra al meglio con il paesaggio naturale entra in contrasto con la pre-esistenza differenziando in questo modo il nuovo intervento rispetto al costruito. Il metallo invece viene utilizzato per rappresentare le reti dei pescatori, generando coperture lungo il percorso e ricostruendo parte della torre di avvistamento posta sulla copertura del forte. Cinque le soste lungo il percorso di 1,5 km come le cinque camere della Mattanza. Le soste, punti di osservazione (studiati) dai quali si possono vedere diversi angoli dell’isola, sono piazze coperte con una struttura in metallo tipo le reti usate dai pescatori durante la pesca. In ogni fermata si trovano dei “Totem” che descrivono la vista e quello che accade all’interno della camera in oggetto durante la pesca.